Chiusura della Scuola Domenicale

25 maggio 2019

Sabato 25 maggio 2019 abbiamo avuto la Chiusura della Scuola Domenicale. Quest’anno è stato scelto il tema dell’ubbidienza.
Il pastore Vario Marco ha portato il messaggio della Parola del Signore leggendo il passo che si trova in I Re 2:1-6 e sottolineando l’importanza dell’Ubbidienza alla parola:
- Le parole di un anziano sono sempre istruttive perché contengono la sapienza di chi ha esperienza, ed ha conosciuto la fragilità dell’uomo.
- Le raccomandazioni del Re morente sono interessanti, si trattava infatti, di consigliare saggiamente il giovane e di lasciargli un regno di pace.
- Ancor prima dei consigli pratici Davide dà a Salomone un suggerimento basilare: “Osserva quello che l’Eterno t’ha comandato d’osservare” (v.3). Davide non confida i segreti di un buon governo, non autorizza a comportarsi senza pietà per il bene della nazione… indirizza alla Parola! I capi di governo delle altre nazioni lo facevano? E, non usando le stesse armi, Salomone poteva competere? Salomone preferì l’ubbidienza alla Parola di Dio!
- Non sentiamoci mai autorizzati a comportarci in modo disonesto o, come si dice oggi, furbo. Non è vero che se non ci comportiamo disonestamente ne avremo una perdita, saremo danneggiati. Se rimettiamo la nostra sorte nell’Eterno, avremo la Sua protezione, Egli ci guarderà dal male e dai nemici: “Se siete disposti ad ubbidire, mangerete i prodotti migliori del paese” (Isaia 1:19).
Il pastore ha concluso leggendo dei versi molto illuminanti: “… per mezzo d’un sol uomo il peccato è entrato nel mondo”,”… per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’ubbidienza d’un solo, i molti saran costituiti giusti” (Romani 5:12,19). L’ubbidienza di un solo uomo, il Signore Gesù, ha portato alla possibilità di salvezza per l’intera umanità. Il secondo uomo… “annichilì se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini; ed essendo trovato nell’esteriore come un uomo, abbassò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce” (Filippesi 2:7,8). L’ubbidienza non porta sconfitte, ma vittorie gloriose!
Dopo alcuni momenti di preghiera, il fratello Eduardo Molinari, ha presentato il lavoro svolto dalle classi della Scuola Domenicale, invitando tutti a pregare per quest’opera. La prima classe (formata dai bambini di età prescolare), con l’aiuto della seconda (formata da bambini di 7-9 anni), ha portato una rappresentazione che dava importanza ai 10 comandamenti (Esodo 20:1-17) e in modo particolare al quinto: “Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà”.
I bambini hanno poi cantato un cantico che ci ricordava l’importanza dell’ubbidire al Signore.
In seguito, con l’ausilio del teatrino, è stata raccontata la storia del profeta Giona, al quale fu chiesto di recarsi a Ninive per predicare agli abitanti e farli redimere. Giona, però non volle ubbidire al Signore e decise di prendere una nave per fuggire a Tarsis. Durante il viaggio, però, ci fu un temporale e Giona svelò che la colpa di tutto ciò era sua. I marinai decisero di gettarlo in mare e lì il profeta fu inghiottito da un pesce. Dal ventre dell’animale, Giona rivolse a Dio un’intensa preghiera. Il pesce vomitò Giona sulla terra e quest’ultimo decise di ubbidire al Signore andando a predicare ai niniviti che si ravvidero dai loro peccati. Successivamente è stato fatto un mimo che ci spiegava l’importanza del rispettare le regole.
Per ubbidire dobbiamo fissare lo sguardo su Gesù, perché quand’Egli entra nella nostra vita, ci dona un cuore nuovo (Ezechiele 36:26-27). Questo era il messaggio riportato nell’inno cantato dai giovani della nostra comunità. Infine tutte le classi hanno cantato l’inno “Amore grande” che innalzava l’amore di Dio per noi.

LE FOTO DELL'INCONTRO